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6 | poesie |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Rinuccini).djvu{{padleft:18|3|0]]
O contraria a Medusa, a me non vale
78Fuggir, sicchè sicuro
Da te più non mi furo,
Perchè mi sgrida Amore; ond’io tremante
81A lui m’assegno, ed a te vengo avante,
Che siedi com’ei vuol nella mia mente,
Ad esso obbedïente.
84Comanda tu, che mi sentenzi a morte.
O trista, o dura sorte!
Allor guard’io se alcun atto pietoso
87Rimaso è ’n te, ch’hai ’l cor di diamante,
E veggio sì cruccioso
Il tuo aspetto, ch’altro non mi giova
90Che chiamar morte, morte, morte a prova.
Descritto hai, Canzon mia, piccola parte
Di quel ch’io ho dentro, che non so mostrare.
93Ma basti questo a fare
Muover gli amanti che truovi a pietade
Dì loro in veritade,
96Che per la fe ch’ad una donna porto,
Io son venuto al punto ov’io son morto.
E poi con umiltade,
99Nelle man della bella donna mia,
Raccomanda lo spirto che va via.