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10 poesie

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Oimè, lasso, ov’è fuggito il viso
  Che solea quietar ogni mia guerra?
  Oimè, lasso, chi fuor mi disserra
  4Del mio dolce ineffabil paradiso?
Oimè, lasso, perchè son diviso
  Da questa vaga Dea ch’è sola in terra?
  Oimè, lasso, che già mi si serra
  8L’ultimo respirar nel petto anciso.
Oimè, lasso, quanto aspettar deggio?
  Ch’un momento mi par più di mill’anni
  11S’io non riveggio il mio tranquillo porto.
Oimè, lasso, Amor, che negli affanni
  Assai m’hai tormentato, io ti richieggio
  14Di riveder quel sol, ch’è mio conforto.




Nè per colpi sentir di ria fortuna
  E in mezzo i boschi solitario stare,
  Nè per ozio fuggire ed occupare
  4L’alma ferita sotto sì ria luna;
Nè per allontanarmi da ciascuna
  Passïon ch’abbi Amore a suscitare,
  Nè d’altre vaghe donne il rimirare
  8Mitiga il foco, ove m’arde quest’una.
Però che quando le sant’opre agguaglio
  D’esta lucida stella alle mortali,
  11Tanto più incendo, disfavillo ed ardo;
Quanto è quel divin sole ov’io abbaglio
  Più perfetto e più chiaro: e anche in tali
  14Stelle prendesti, Amor, l’aurato dardo.

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