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20 | poesie |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime (Rinuccini).djvu{{padleft:32|3|0]]
Fiso guardando tra ’l bel nero e bianco
Negli occhi, che parean ciascuno un sole,
Abbagliai sì ch’io caddi come i fiori
Con lor succisi gambi, o come fronda
Quando è spezzato il ramo; nè più l’oro
18Riconosceva, nè color di perle.
Allor trasse la man bianca di perle
Disotto al prezïoso vestir bianco,
Dove una ruota avea trapunta in oro,
E chinò la man bianca giù a’ fiori
Ricoprendomi tutto colle fronde.
24Così dormi’ infino all’altro sole.
Ma poi ch’io mi svegliai non vidi il sole,
Ch’era sparito, e la fronte di perle
Col suo serico adorno vestir bianco
Di varj nodi tutto ornato a oro;
E secche si eran già le verdi fronde,
30E spenti tutti e bianchi e’ rossi fiori.
Allor gridai; o ben mondani, o fiori
Caduchi e lievi, o fuggitive perle,
Ed o fragile e debíl vestir bianco,
Ed o vani pensier nel fallac’oro,
Voi non durate a pena un brieve sole
36Rivolgendovi come al vento fronde.
Sicchè la fe ch’a voi, o fiori o fronde,
Avea, abbandono e perle e bianco e oro,
39E a te mi raccomando eterno sole.