< Pagina:Rime di Argia Sbolenfi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
66 | rime di |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:100|3|0]]
15Fatto con diligenza,
o montanaro, o fino,
con l’ova sode o senza,
sempre tu sei divino
e t’amo e ognor ti bramo
20e Nume mio ti chiamo
e tua mi giuro e ti consacro il cor.
Oh quante volte, oh quante,
ne’ sogni miei ti vedo
e vinta e palpitante
25stringerti a ’l cor mi credo
e desta, la mia mesta
sorte m’appar funesta,
poiché tu manchi a ’l mio focoso amor.
E pur la rabbia ostile
30disonorarti brama
e de ’l onagro vile
vile figliol ti chiama;
ma tu sorridi e gridi
— tornate a i vostri lidi
35e cessate d’infrangermi i calzon! —
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.