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IN MARE



Eccoti, o mar solenne ed infinito,
  Del divino poter simbolo e stampa:
  Eccoti, e in faccia a te cade atterrito
  4L’occhio che di febea fiamma divampa.

Sei tremendo nell’ira e al tuo ruggito
  Non regge prora e poppa mai non scampa,
  Ma nella calma tua, liscio e pulito,
  8Sembri la ciccia di Minghino Svampa.

Ecco un’aura d’amor scende dal cielo
  E va dell’onda che pur or posava
  11Soavemente accarezzando il pelo.

E la persona mia che lorda stava,
  Ora la porgo aperta e senza velo
  14Al mar che me la bacia e me la lava.

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