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argia sbolenfi | 101 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:135|3|0]]
Detto fatto e dalla tonaca
Con un gesto pittoresco
Tirò fuori una gran cannula,
68Un affare gigantesco,
E mentr’io gridava: — Ehi, senta...
Lei m’ha preso per isbaglio! —
Quel birbone d’assistente
72Lo puntava nel bersaglio.
Se non era che voltandomi
Torsi il fianco un poco a destra,
Quell’infame di flebotomo
76Scaricava la balestra;
Ma, insistendo l’animale,
Ne successe un serra serra
E, com’era naturale,
80Tutto il brodo andò per terra.
Io credevo d’esser libera,
Ma mi accadde un altro guaio
Ch’egli prese dietro a corrermi
84Col pestello del mortaio.
Un orrore, uno spavento,
Un battaglio da museo,
Una razza di strumento
88Da sfondare un mausoleo!