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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:140|3|0]]
La faccenda allor va lesta
E non c’è d’aver paura,
Se però la creatura
68Si presenta con la testa;
Ma nel caso che al contrario
Si presenti con un braccio.
Può accadere un affaraccio
72E il chirurgo è necessario.
Non son fatti sì frequenti,
Ma se mai caso si desse
Che l’ostetrico dovesse
76Operar rivolgimenti,
O usar ferri, allor conviene
Star tranquilla, ilare, ardita,
Chè la scienza è progredita
80E le cose andranno bene.
Dopo un grido indebolito,
In un premito finale,
Nasce un maschio ed è vitale
84Come annuncia il suo vagito.
Sente allor di gioia un’onda
La puerpera nel core
E con l’ultimo dolore
88Viene espulsa la seconda.