< Pagina:Rime di Argia Sbolenfi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

QVANDO

IL PREFETTO DEL RE

E IL SINDACO DEL COMVNE

RENDEVANO OMAGGIO

A SVA EMINENZA REVERENDISSIMA

DOMENICO SVAMPA

PRETE CARDINALE DEL TITOLO DI SANT’ONOFRIO

ED ARCIVESCOVO DI BOLOGNA

QVESTO CARME BENE AVGVRANTE

AL SVO FORMOSO PASTORE

ARGIA SBOLENFI

DEDICAVA


Signor, poi che ti sta supplice ai piedi
  Questa Felsina tua che un dì sdegnosa
  Bacio di prete sofferir non volle,
  Costei che, infranto il trono in cui tu siedi,
  5Cercando libertà tinse gioiosa
  Del suo sangue miglior l’itale zolle,
  Absolvi or la pentita e le concedi
  L’amplesso del perdono
  Dimenticando dell’error l’audacia.
  10Sii generoso e buono
  Con chi, come a Signor, la man ti bacia,
  E poi che piango ravveduta anch’io,
  Misericorde ascolta il canto mio.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.