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140 rime di

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40E grida: «Senza gioia e senza luce,
  Martiri del lavoro e degli stenti,
  Moriamo e il pane ancor ci si rifiuta,
  Aprimmo il solco e non per noi produce,
  Altri ha le lane e noi guardiam gli armenti,
  45Altri ha la messe e noi l’abbiam mietuta.
  Nuovo un tiranno i servi suoi riduce
  A maledir la vita
  E, come bruti a litigar le ghiande;
  Ci calca inferocita
  50La gente nuova che facemmo grande,
  Ma lieto il dì della riscossa arriva:
  Corriamo all’armi e la giustizia viva!»

Deh! soccorri, o Signor! Più non ci giova
  Rinnovar le catene ed i tormenti
  55O sfrenar birri alle cercate stragi.
  Troncata l’idra i capi suoi rinnova
  E i pubblicani ed i giudei dolenti
  Tremano su gli scrigni e nei palagi
  Dove il tripudio del goder si prova.
  60La turba macilente
  Accorre e di morir non ha paura
  Poi che, soffrendo, sente
  Che a lei la vita e non la morte è dura...
  Deh, Signor, ci soccorri e se al desio
  65Mancan le Guardie, ci difenda Iddio!

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