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APENNINO
O monti, albergo di pace infinita,
Ancor nel vivo ricordo rimane
Il susurrar delle chiare fontane
4Tra la fragranza dell’erba fiorita,
E il tremolar della luce salita
Coll’alba fresca alle cime lontane
Nel rado vel delle nebbie montane
8Su i boschi pieni di canti e di vita,
E nel tepor della rorida mane
Fioco il belar dell’agnella smarrita
11Od il rintocco di meste campane.
Oh, nel mister della selva romita
Fuggir con lei dalle cure mondane
14E tra i capelli sentir le sue dita!
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