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argia sbolenfi 161

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Lungo i giuncheti pigri,
  Nido di serpi immani,
  Piangono i caimani
  20E ruggono le tigri,
  Mentre nell’aria bassa
  Del crepuscolo torvo
  Gracchia sinistro il corvo
  24Sazio di carne grassa.

Allor nel plumbeo cielo
  S’erge dall’acqua oscura
  D’un angiol la figura
  28Chiusa da un fosco velo,
  E sale a poco a poco
  Sul livido orizzonte,
  Gocciando dalla fronte
  32Sangue, veleno e fuoco.

Sale gigante e solo
  Dell’universo in faccia,
  Tende le negre braccia,
  36Apre l’immenso volo...
  Ah, invan chiudi le porte,
  Trista progenie d’Eva;
  Ecco, su te si leva
  40L’angelo della morte!

Sbolenfi - 13.

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