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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:204|3|0]]
Vende l’onore de’ suoi figli morti,
Gioca le glorie avite
E fa copia di sè negli angiporti
20Delle banche fallite.
Questa, questa è colei per cui sperate
Cessar le vostre pene
Ed essa per paura ha patteggiate
24Fin le vostre catene;
Ed essa, in Roma, penitente adora
La fraude vaticana
Baciando la rea man che gronda ancora
28Del sangue di Mentana...
Ah, no, questo di vizi ampio carcame
Che al bacio vil si prostra,
Ah, no, per Dio, questa bagascia infame
32Non è la madre nostra.
Mentì chi 'l disse! O voi, dai fortunati
Sepolcri ove dormite,
Martiri nostri ormai dimenticati,
36Levatevi e venite!
Voi che gridaste Italia e il piombo intanto
Vi rompea la parola,
Voi che ne confessaste il nome santo
40Col capestro alla gola,