Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
192 | rime di |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:226|3|0]]
Lo cresceste così, biondo fanciullo,
Sovra i fidi ginocchi,
Vegliando il primo passo e il suo trastullo
20Con l’anima negli occhi.
E speraste veder l’ore supreme
In braccio a lui più liete...
Quanto amor, quanti baci e quanta speme,
24O madri che piangete!
Ed ora? I vostri figli a mille a mille
Cadder lungi da voi
Perchè un ladro impazzito e un imbecille
28Si son creduti eroi.
E vi tentano ancor, gli scellerati,
Con le astute parole,
Ma i cadaveri nudi e mutilati
32Si putrefanno al sole.
Ma già dai loro immondi antri, le iene
Calando irsute e scarne,
Leccano il sangue de le vostre vene,
36Straccian la vostra carne!
E il delitto cadrà nel grave oblio
In che ormai tutto langue?
No, levatevi voi, donne, perdio,
40Raccogliete quel sangue,