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argia sbolenfi | 193 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rime di Argia Sbolenfi.djvu{{padleft:227|3|0]]
Gettatelo ululanti e scapigliate
Dei colpevoli in faccia;
Quando il giorno verrà, non dubitate,
44Ne troverem la traccia;
E dite agli altri, o neghittosi o incerti:
«Pietà di noi vi prenda!
La nostra patria è qui, non nei deserti
48Dell’Abissinia orrenda.
Pietà, chiediam pietà, madri dolenti,
Figlie, sorelle, spose;
Pietà, per gl’insepolti e pei morenti
52Su l’Ambe sanguinose!
Non tolga vite ai campi, a le officine
La conquista rapace.
La nostra patria è qui. Datele alfine
56La giustizia e la pace!»
Dite così. Ma se domani ancora
Tripudieranno i ladri
E moriranno gl’innocenti, allora,
60O dolorose madri,
Non porgete più latte al mite Abele
Che s’acconcia al destino,
Ma raccogliete ne le poppe il fiele
64Per allevar Caino.
Sbolenfi - 15.