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206 argia sbolenfi

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Che dice: — «All’avvenir sorridevamo
  Quando il destino ci portò con lui
  Ed ecco che con voi non ritorniamo,
  20Noi mal sepolti ne la terra altrui.

Ma, dite, la giustizia alzò il flagello
  Su gli eroi da poltrona e i paladini?
  Chi come bestie ci cacciò al macello,
  24Il supplizio subì degli assassini?» —

Voi rispondete: — «Ahimè, dormite in pace
  Del triste campo nel silenzio enorme
  Qui dei delitti la memoria tace,
  28Qui stipendiata la giustizia dorme.

Sovra i tumuli vostri erra feroce
  La iena e ne la notte urla il leone,
  Ma gli eroi da poltrona hanno la croce
  32E gli assassini vostri han la pensione».

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