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PARLA IL LIBRO



Son la fontana che nasce sui monti
  Limpida e gaia tra i sassi sonanti,
  Fresco ristoro di greggi vaganti,
  4Vergine ancora di mura e di ponti,

E che, ingrossata da torbide fonti,
  Bagna e feconda le valli aspettanti,
  Poi, ferma in larghe paludi stagnanti,
  8Vapora febbri nei grigi tramonti;

Indi travolta a città pestilenti,
  Livida inghiotte le salme dei vinti
  11E scalza e scuote le reggie possenti,

Finchè gli spazi del mare raggiunti,
  Tra i flutti eterni dal vento sospinti
  14Si perde e gode l’oblio dei defunti.

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