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argia sbolenfi 15

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Mangiato l’allesso, mangiato l’arrosto,
  Il turco si fece portare i marron,
  Sui quali Fernando buttò di nascosto
  20Dei torcibudella che avea nei calzon.

— «O Dio, che dolori! Chiudete la porta...
  Chiamatemi il prete... più regger non so...
  Io muoio!...» Ed insomma, per farvela corta
  24Fu tanta la sciolta che il turco crepò.

Allora Fernando andò sull’altana,
  Chiamò la sua bella, la fece scappar,
  Ci diede i quattrini la Banca Romana
  28E a casa col treno potette tornar.

Garzoni e donzelle che attenti ascoltate
  La lieta canzone che pianger vi fa,
  L’amore del prode Fernando imitate,
  32Però col permesso del vostro papà.

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