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argia sbolenfi 53

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XX.


  Stava il corvo alla finestra
  Aspettando la mammana
  E teneva nella destra
  4Una forma parmigiana.
  Una volpe ivi passò
  Ed a lui così parlò:
  «Deh, chi mai vide un uccello
  8Più piacevole e più bello?
  Se il tuo canto è come il viso,
  Sei l’uccel del Paradiso!...»
  Ascoltando queste cose,
  12Tosto il corvo le rispose:
  «Cara volpe, a chi mi loda
  Dico: baciami la coda!»

Morale


  Se qualcun vi loda spesso,
  16Rispondetegli lo stesso.

XXI.


  La tinca in una cassa
  Piena di formentone
  Si fece tanto grassa
  4Che diventò un tincone.

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