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Ecco un libro sbagliato.

E poichè una cortese ma assidua insistenza, durata oramai tre anni, riuscì pure a levarmi di sotto questa prefazione che non scrissi volentieri, così, per patto espresso, mi riserbai il diritto di dire l’animo mio tutto intero e lo dico.

* * *

Ai lettori (se il libro ne avrà, chè non li merita) riuscirà difficile capire come diavolo possa esser nata una insanità simile a questa; ed ecco, per quel ch’io so, come avvenne.

Vegetava in Bologna, e può darsi che vi agonizzi ancora, un foglietto di carta stampata, venduto una volta la settimana ai cittadini che non sanno come sciupare il tempo. S’intitolava “È permesso?...” e non po-

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