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il carattere delle leggi economiche | 109 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:119|3|0]]nel crescere della rendita fondiaria con l’aumento della popolazione; nel ribasso dei profitti e nel rialzo dei salari col progresso economico. E sarebbe del pari impossibile fare una enumerazione delle leggi economiche empiriche, che descrivono il modo di manifestarsi di certi fenomeni o la loro semplice connessione, perchè anche qui ci si trova di fronte ad un numero infinito di fatti, che sono in rapporto tra loro e di cui l’osservazione giornaliera ci offre di continuo nuovi esempi. Qualunque generalizzazione tratta dall’esperienza specifica dà luogo a leggi empiriche; e sono tali, ad esempio, quella della divisione del lavoro, della superiorità della produzione in grande, della produttività dei vari agenti produttivi, dell’incremento del capitale, dell’aumento della popolazione, della applicabilità delle varie specie d’imprese ai singoli rami di produzione. Ma invece tra le leggi di causa è facile rilevare quelle che sono più importanti e che più di frequente vengono prese in considerazione nel formare le leggi derivate.
Ecco un elenco di alcune tra le leggi più fondamentali, su cui si basano le teorie economiche:
1) Legge del minimo mezzo, che spinge l’uomo a cercare in ogni caso la massima soddisfazione possibile impiegando il minimo sforzo possibile.
2) Legge dell’utilità decrescente, per la quale ognuno attribuisce un’utilità sempre minore ai beni, a misura che ne ha a sua disposizione in quantità sempre maggiore.
3) Legge della saziabilità dei bisogni; è un altro modo di esprimere la legge precedente, perchè i beni procurano una soddisfazione sempre minore col rivolgerli in maggior quantità ad appagare lo stesso bisogno.
4) Legge della subordinazione dei bisogni, che il Banfield esprime dicendo che la soddisfazione dei bisogni inferiori crea il desiderio di soddisfare bisogni più elevati e che il Senior modifica, affermando che i nostri desideri mirano alla diversità più che alla quantità.
5) Legge della domanda: il prezzo che sono disposti a pagare i compratori per ogni dato bene diminuisce col crescere della quantità offerta.
6) Legge del costo: nei beni aumentabili liberamente il valore normale tende a stabilirsi verso il costo minimo, nei beni aumentabili a costo crescente verso il costo massimo, necessario per soddisfare la domanda.