Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
168 | rivista di scienza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:178|3|0]]l’altro di farci scoprire, durante la ricerca laboriosa e non sempre fruttuosa, un organo o un tessuto che si presti meglio di ogni altro a risolvere un determinato problema di fisiologia. Ciò è accaduto, come dirò in una di queste rassegne, del problema della natura miogena o neurogena della funzione cardiaca, il quale avrebbe continuato ancòra chi sa quanto ad affaticare le menti degli sperimentatori, se il caso non avesse posto sotto gli occhi di un fisiologo americano il cuore d’un crostaceo, che vive solo in quelle acque, cuore il quale presenta le condizioni ideali per risolvere quel problema.
Dall’altro lato, l’applicazione, nell’indagine degli organismi viventi, dei principii e dei metodi della Fisica e della Chimica teorica motte la Fisiologia sulla sola via che può condurre a una spiegazione generale dei fenomeni vitali, vale a dire a una spiegazione causale d’ordine affine a quella dei fenomeni fisici.
In verità, non esistono che due scienze naturali fondamentali: la Fisica, che si occupa dei fenomeni che si svolgono nei sistemi non viventi, e la Fisiologia, il cui oggetto di indagine sono quei particolari sistemi stazionarii, che diconsi organismi viventi; e l’esperienza sempre più chiaramente insegna che tutti i tentativi di spiegazione dei fenomeni vitali fatti astraendo dai principii fisici sono vani, e che la Fisiologia non avanza, anzi retrocede e casca dai primi bagliori di luce, che su essa si viene spandendo, nel buio, quando si separa dalla Fisica.
I due aspetti, sotto cui l’incremento della Fisiologia si presenta, sono, del resto, quegli stessi che presenta l’incremento di ogni altra scienza: l’uno riguarda la scoperta di nuovi fatti, ed è connesso con l’estensione dell’indagine a sempre nuovi organismi e col progressivo perfezionarsi dei mezzi e dei metodi di ricerca; l’altro riguarda la spiegazione dei fatti, cioè la tendenza prepotente nell’uomo di condurre i fatti apparentemente diversi sotto principii comuni e sempre più generali, cioè di unificare la nostra conoscenza del mondo sensibile.
In questa rassegna, io mi sforzerò di tenere i lettori al corrente dei progressi che va facendo la Fisiologia sotto l’uno e sotto l’altro aspetto; ma, data la natura della Rivista di Scienza, io utilizzerò il poco spazio che mi sarà concesso per informare i lettori di preferenza sui progressi d’indole generale che vien facendo la Scienza naturale degli organismi viventi.
E trarrò occasione da ogni argomento più importante, non essendo lecito di credere che maggior interesse presenti, per esempio, una teoria generale delle azioni nervose riflesse che quella della funzione cardiaca, la teoria delle azioni biologiche degli ioni più che quella dei fermenti organici, o quella della contrazione muscolare, o quella della conduzione nervea ecc.