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cos’è la terra? 205

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:215|3|0]]di una contrazione assai più intensa e prolungata, non troviamo, anche a grande profondità, che una temperatura di poche migliaia di gradi?

La pressione interna.

Non potendo affermare come cresce, e fino a qual limite cresce, la temperatura colla profondità, torniamo al fatto, che essa cresce e che essa può crescere fino a fondere le rocce: i vulcani ce ne farebbero testimonio. Ne segue da ciò che oltre una certa profondità il materiale terrestre sia tutto fuso? Dimentichiamo per un momento l’argomento astronomico, e consideriamo il problema da un punto di vista esclusivamente fisico.

No, si risponde dai sostenitori della solidità; col crescere della profondità cresce anche la pressione, col crescere della pressione la temperatura di fusione si eleva, e questo aumento è più rapido dell’aumento effettivo di temperatura, cosicchè questa non raggiunge mai il punto di fusione. La roccia si mantiene quindi, salvo condizioni speciali che si verificano nei bacini vulcanici, necessariamente solida a tutte le profondità.

Verifichiamo la solidità di questi successivi anelli del ragionamento. Anzitutto cosa si intende per pressione, e come si misura, entro la massa terrestre? La generalità, oserei dire la totalità, degli autori la definiscono senz’altro come il peso della colonna di roccia sovrastante all’unità d’area orizzontale alla profondità determinata. Ponendo la densità superficiale prossima a 3, la pressione a 1000 m. di profondità sarebbe senz’altro di 300 Kg. per centimetro quadrato, ossia di quasi 300 atmosfere e così via a 10000 m. di 3000 atmosfere etc. In altri termini si misura la pressione nella roccia anche solida come la pressione idrostatica in un liquido in quiete.

Ora il concetto di pressione è strettamente subordinato al concetto di fluidità, cioè di mobilità delle particelle. È assurdo parlare di pressione idrostatica in una massa che almeno fino a una certa profondità tutti considerano solida; in una massa siffatta si dovrà invece parlare di tensioni elastiche, provocate dalle deformazioni che essa subisce in ogni suo punto sotto l’azione delle forze esterne. È per me una sor-

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