Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
218 | rivista di scienza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:228|3|0]]densità incominciano da circa 7, Wiechert ammette che il nucleo è costituito di metalli. Nel supposto poi che esso abbia, come tutto il Geoide, forma di ellissoide di rivoluzione, egli dimostra che, perchè la densità media risulti di 5,6, e siano soddisfatte le leggi della precessione degli equinozi e della nutazione, esso deve avere un raggio medio che sia circa i del raggio terrestre, e una densità di 7,8, che è assai prossima alla densità dei ferro; quindi il nucleo sarebbe costituito principalmente di ferro.
I Meteoriti.
Tale conclusione, benchè subordinata a premesse che non possono essere accolte senza riserve o restrizioni, trova una conferma significativa, oltre che nei ricordati fenomeni sismici, nella costituzione di altri corpi celesti, che lo spazio ci spedisce come campioni de’ suoi prodotti: i meteoriti. Noi sappiamo che questi corpi d’origine cosmica si distinguono in due classi principali: i meteoriti metallici (olosideriti) e i meteoriti rocciosi (criptosideriti), riuniti però da classi intermedie.
I primi sono costituiti esclusivamente di ferro, con nichel e bronzo, o almeno il ferro vi rappresenta l’elemento dominante; i secondi sono costituiti da rocce silicatiche, con particelle microscopiche di ferro, e queste rocce sono raggruppamenti di minerali che tutti si incontrano nelle rocce terrestri: lherzolite, feldspati, augite, olivina, anortite, ecc., cosicchè la loro composizione ricorda quella di alcune lave. Daubrée riuscì a ottenere dei meteoriti artificiali scaldando al calor rosso una miscela di minerali terrestri, e dimostrò che alcuni meteoriti rocciosi derivano da meteoriti metallici per ossidazione avanzata.
Ma anche molte rocce terrestri presentano i caratteri petrografici dei meteoriti: la roccia madre del platino contiene olivina e ferro cromato. Celebre è in particolare la grande massa di ferro scoperta da Nordenskjöld ad Ovifak in Groenlandia, impigliata in una massa basaltica d’origine certamente profonda. Essa ha una costituzione chimica affatto analoga a quella dei meteoriti metallici, contiene cioè l’80% di ferro, mescolato a nichel, cobalto, solfo, arsenico ecc. e combinato in ossidi, solfuri, fosfati ecc.; mentre la sua intima connessione col basalto prova che essa non è di origine celeste, ma fu strappata alle viscere della Terra.