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324 | rivista di scienza |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:334|3|0]]che un certo indirizzo di studii è incapace di raggiungere nella Scienza un posto elevato, che i suoi seguaci non sono preparati a tenerlo, che il loro modo di ricerca non può trionfare senza una radicale trasformazione.
Il principale di questi criterii è che per il difetto di rigore nei metodi o per la mancanza di una approfondita cultura, le scuole eterodosse presentano di regola una singolare facilità a coloro che si muovono in esse; ed il facile successo che arride ai loro adepti spicca tanto più per contrasto colle difficoltà rigide e talora pesanti che s’incontrano nella Scienza ortodossa.
Sono forse qui le ragioni del rapido sviluppo di codeste scuole; certo a quelle tiene il severo giudizio dei lavoratori più seri, tanto più severo se accada che la dottrina leggermente edificata senza critica, incontri, per un momento almeno, il favore di quel pubblico che pur non volge lo sguardo ai frutti di un lavoro più profondo e paziente.
Non si può negare che tale severità di giudizio, pur quando ecceda, merita qualche scusa. Lo scienziato è costretto continuamente a difendersi contro le molteplici cause che possono infirmare le sue ricerche; l’organamento della classe degli studiosi, i freni della opinione più illuminata ed autorevole mirano sopra tutto a consolidare il processo di acquisto della verità. Che dire dunque di coloro che attentano a questo sacre condizioni di esistenza del progresso scientifico, e, mentre con spirito combattivo intendono a demolire il faticoso lavoro dei ricercatori più seri, incontrano incoraggiamento ed aiuto nell’aura popolare che li saluta apostoli di una verità ancora disconosciuta?
Li saluta la simpatia di tutti gli spiriti ribelli anelanti alla luce nuova, ed intanto la fiaccola promessa non splenderà forse giammai sulla cima del «dilettoso monte». Ma il discredito gettato sugli alti studi peserà più grave sugli uomini cui è commesso di conservare e tramandare le buone tradizioni scientifiche, pur accogliendo a fecondarle tutte le idee nuove veramente importanti.
Tali sono le voci degli ortodossi, e, se alla condanna di coloro che vengono direttamente attaccati esitano talvolta ad unirsi i compagni, è soltanto per il dubbio di errare disconoscendo il sorgere di una scuola nascente che si manifesti più tardi vitale.