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42 rivista di scienza

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:52|3|0]]pezzo di carne arrostita possono bensì contenere lo stesso importo di energia chimica (sia che si consideri la energia totale, o solo quella libera) ma hanno per l’uomo un valore ben diverso nella pratica. Ciò dipende dal fatto che l’uomo col suo apparato digerente può utilizzare bensì l’energia chimica della carne, ma non quella del carbone.

Questo confronto dà un’idea di questo genere di cose. La natura ci offre l’energia bruta: in primo luogo quella che ci viene dall’irradiazione solare; in secondo luogo i prodotti di trasformazione di quest’energia, che si sono formati senza l’intervento dell’uomo. È compito generale dell’umanità di fronte alla natura, di trasformare quest’energia bruta in forme direttamente adatte alle sue esigenze. In ogni trasformazione di questo genere, una parte dell’energia bruta si trasforma in energia non utilizzabile che resta anche dopo raggiunto l’Equilibrio d’intensità (il che si riduce sempre, in ultima analisi, a raggiungere l’eguaglianza di temperatura) e solo una certa parte della primitiva energia bruta raggiunge lo scopo. Ogni macchina, ogni processo, infine ogni creatura intelligente che sappia correggere questo coefficiente di trasformazione ha un valore e tanto maggiore, quanto più rilevante è la correzione e quanto più grande è l’importanza che, per i bisogni dell’umanità, ha il genere di energia al quale la correzione appostata si riferisce.

Questo criterio del valore è generale; esso si riferisce tanto ai fatti più semplici della vita quotidiana, quanto alle più elevate funzioni della scienza e dell’arte. Dire dell’applicazione pratica di questo concetto nei vari campi dell’attività umana, richiederebbe un volume; basti per ora l’accenno fatto. Noi esortiamo però il lettore ad applicare il principio in tutte le circostanze che gli presentino un interesse speciale, per persuadersi se e come risponde al suo scopo.

In tutte le considerazioni suesposte non s’è mai accennato alla questione delle relazioni dei fenomeni psichici con l’energia. Io h0 già esposto da molto tempo la mia opinione, che tutta la psicologia dovrà trovare un fondamentale incremento, quando si accetterà la prototesi della esistenza di una energia psichica. Questo si rende manifesto specialmente in ciò, che il vecchio problema: come avvenga la cooperazione dello spirito e della materia, risulta essere un problema apparente e perciò viene senz’altro eliminato.

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