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PROBLEMI DI CHIMICA ORGANICA 45

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:55|3|0]]chimica degli acidi e delle basi appare nettamente definibile in base alla loro conduttività elettrica e la così detta energia di quelle sostanze può essere espressa numericamente.

Nella chimica inorganica le trasformazioni sono per la massima parte di natura semplice e stanno spesso in uno stretto nesso colla salificazione; la chimica generale ha infatti potuto riportare in questo campo i suoi migliori trionfi. Nella chimica organica invece le cose stanno affatto diversamente; intervengono bensì anche qui processi che corrispondono alla salificazione ed in questi casi le teorie della meccanica chimica hanno infatti trovato applicazione. L’eterificazione e la saponificazione e tutti gli altri processi confrontabili con esse si possono perciò trattare teoricamente come i corrispondenti problemi inorganici.

Questi processi rappresentano però nella chimica organica una parte subordinata, e le reazioni più numerose e più importanti non stanno con essi in alcuna relazione. I composti del carbonio presentano un gran numero di differenti tipi i quali per lo più nulla hanno di comune cogli acidi e colle basi e quindi nessun legame colla teoria della dissociazione elettrolitica. È perciò facilmente comprensibile come la chimica organica sia ancora quasi completamente dominata dall’empirismo sperimentale, e non è facile cosa il prevedere quando e come questo empirismo potrà essere vinto.

Questo largo campo di studi non avrebbe avuto uno sviluppo così fecondo se altre idee direttive non fossero intervenute. Solamente, e ciò caratterizza il periodo di sviluppo in cui si trova la chimica organica, si trattava sostanzialmente di svolgere e di costruire la sistematica dei composti del carbonio. La teoria della valenza che per la sistematica dei derivati degli altri elementi non presenta alcun vantaggio notevole e la cui deficienza venne mostrata in questi ultimi tempi dalla teoria dei numeri di coordinazione di Werner, ha avuto invece pei composti del carbonio un successo completo. Dalla concezione Kekulejana della tetravalenza e della concatenazione degli atomi di carbonio si è svolta la così detta teoria della struttura che domina nel modo più semplice tutto questo campo di fenomeni. Ed infatti dalla suaccennata supposizione si possono prevedere tutti i derivati che questo strano elemento è capace di dare con pochissimi altri (ed il loro numero appare infinito poichè

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