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problemi di chimica organica | 51 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rivista di Scienza - Vol. I.djvu{{padleft:61|3|0]]La odierna chimica organica è ancora ben distante da tutto ciò. Non si può però muover rimprovero agli attuali chimici organici se essi continuano a procedere per la propria strada. Essi debbono però sforzarsi di utilizzare nelle loro ricerche ogni qualvolta sia possibile e sin dove è possibile i metodi della chimica fisica e cercare così di sostituire gli accennati metodi empirici con altri più corrispondenti ai tempi nuovi. Questi potranno sopratutto essere applicati con buon successo alla soluzione delle questioni connesse colla tautomeria.
In complesso però non c’è da aspettarsi che la attuale chimica organica sia sostanzialmente alterata dalle nuove teorie; gli organici continueranno per ora a camminare per le vie finora battute. È sperabile però che non si vorrà considerare come uno scopo da conseguire, l’aggiungere al più presto possibile ai più che centomila individui che conta già oggi la chimica organica una nuova uguale popolazione. La superpopolazione nuoce sempre, sopratutto quando come in questo caso non è possibile l’emigrazione. È invece desiderabile che la chimica organica tenti di estendersi non tanto nel senso della superficie, quanto in quello della profondità; questo il suo problema più importante in un avvenire prossimo.
Ma la chimica organica ha da molto tempo un’altra missione, quella che è espressa dal suo nome; essa è la chimica del mondo organico che è per la massima parte costituito da composti di carbonio. Il determinare quali siano le sostanze che compongono le piante e gli animali, come esse si formino e che cosa finalmente diventino, fu sempre considerato dalla chimica come uno dei suoi principali problemi, alla soluzione del quale i ricercatori si accinsero nei varii tempi con vario ardore. Al principio del secolo scorso sembrava che questo problema promettesse ben scarsi risultati poichè non si era capaci di riprodurre artificialmente le sostanze organiche. Allorchè però si riuscì a sorpassare le prime difficoltà si riconobbe bentosto che la chimica organica non ha bisogno di porsi limite alcuno in questa direzione.
Was man an der Natur Geheimnissvolles pries
Das wagen wir verständig zu probieren,
Und was Sie sonst organisch liess,
Das lassen wir krystallisieren,
dice Wagner il famulus di Faust e chi può sapere se non si potrà arrivare fino all’homunculus? Ma di ciò non è natu-