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In fatti io credo di poter porre questo principio, che quando gli uffizii del governòo sono divisi fra parecchi tribunali, i men numerosi acquistano tosto o tardi la massima autorità, non fosse per altro che per la facilità di sbrigare gli affari, che vi fanno il loro corso naturale.
D’altra parte, quante cose difficili a riunirsi non debbono argomentarsi in tale governo? Prima, uno stato piccolissimo in cui il popolo facilmente si raguni, ed in cui ciascun cittadino possa agevolmente conoscere tutti gli altri: secondariamente, una grande semplicità di costumi, che previene l’infinità d’affari e di spinose discussioni: poi molta uguaglianza nelle cariche e nelle fortune, senza di cui l’uguaglianza non potrebbe lungo tempo sussistere nef diritti e nella autorità: finalmente poco o niente di lusso, perchè o il lusso è l’effetto delle ricchezze, o le rende necessarie; corrompe ad un tempo stesso il ricco ed il povero, l’uno per via del possesso e l’altro per l’appetito; vende la patria alla mollezza, alla vanità, e toglie allo stato tutti i suoi cittadini