< Pagina:Rousseau - Il contratto sociale.pdf
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

— 178 —

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rousseau - Il contratto sociale.pdf{{padleft:180|3|0]] assemblee destinate a ristabilire il buon ordine; di modo che ei si prevale di un silenzio, che impedisce di rompere o delle irregolarità che ei fa commettere, per supporre a sè favorevole la confessione di quelli che taciono per timore, e per punire quelli che osano parlare. In questa maniera i decemviri eletti in principio per un anno, poi continuando per un’altr’anno, tentarono di ritenere in perpetuo il loro potere, non permettendo più ai comizi di ragunarsi; ed in tal modo facilissimo tutti i governi del mondo, rivestiti una volta della pubblica forza, usurpano tosto o tardi la sovrana autorità.

Le pubbliche assemblee, delle quali feci più sopra parola, sono atte a prevenire 0 differire una tale sventura, massime quando non abbisognano di una formale convocazione; imperciocchè allora il principe non saprebbe impedirle senza dichiararsi apertamente infrattore delle leggi e nemico dello stato.

L’apertura di quelle assemblee, che non hanno altro oggetto fuorchè il mantenimento del trattato sociale, deve sempre farsi per mezzo di due proposizioni, che non si pos-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.