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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:100|3|0]]diverso dagli altri... Era ancora troppo vivo in lui il ricordo della Parabiano; poi aveva fatto i voti proprio come un prete e pativa di scrupoli.

E allora il voto di Andrea e i nervi della Contessina diventarono gli articoli di fede della chiesuola elegante, e uno solo, il più piccolo dubbio in proposito non sarebbe stato di buon genere. Fra gli altri, Titta Damonte e Scipio Spinola si mostravano i più convinti e intolleranti; essi non permettevano nemmeno lo scherzo.

Ma ci fu un guaio: commisero l’imprudenza di mettere a parte anche la Baby di quella buona opinione; ed essa, invece di gloriarsene, si sentì pungere e proprio sul vivo.

Il solo Andrea, sempre chiuso in sè stesso, non ne sapeva nulla di tutti quei discorsi e di tutti que’ commenti che lo toccavano tanto da vicino. Egli cominciava ad andare con certa frequenza in casa Castelguelfo, dove avea ritrovata un’amica buona e intelligente, che ascoltava volentieri il racconto de’ suoi viaggi e gli intendimenti de’ suoi studi e i progressi del suo lavoro. Ma

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