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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:116|3|0]]dele?... Egli l’aveva tradita... — Non era stato fedele a’ suoi giuramenti d’amore: non aveva saputo compiere i suoi propositi di espiazione... — Sì, egli era perduto; egli era dannato... Ma forse poteva essere ancora meritevole di perdono, perchè non era più padrone di sè stesso!... Diventava matto: ed era lei, sua cugina, che lo voleva proprio matto ad ogni costo!... Perchè, adesso, ritornava ad essere amabile e a lusingare tutti quei cretini? Pareva come presa da una mania!... Era sempre in moto; sempre in mezzo ai divertimenti e al frastuono!...

— Ma come mai il Castelguelfo la lascia sempre sola? — domandò al Baldi in uno dei suoi impeti d’ira, che non riusciva più a poter frenare.

— Per incompatibilità di umori. Erano ancora ragazzi, quando li hanno sposati.

— Dunque suo marito non le voleva bene?

Au contraire! Le voleva troppo bene!

E Marco Baldi, con un ghigno da satiro sdentato, riferì, dilettandosi nei particolari, i motivi

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