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baby 117

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:117|3|0]]che avevano consigliato quella momentanea separazione.

Per Andrea cominciò un nuovo e più atroce martirio. Egli aveva pensato al Castelguelfo come in un possibile alleato che dovea mettere un po’ d’ordine e di quiete nella vita rumorosa della Baby e allontanare da lei gli sciocchi sdolcinati e sfacciati. La continua lontananza di questo marito, il non averlo mai veduto, avea indotto Andrea a considerarlo quasi come un personaggio mistico, incorporeo. Ma invece le rivelazioni del Baldi venivano a strapparlo brutalmente a quelle illusioni, mettendogli a un tratto dinanzi agli occhi la realtà più spietata. Allora immagini nuove e strane popolarono la sua fantasia e gli straziarono il cuore. Il sangue fervente della sua maturità intatta, non gli concedeva alcuna tregua. Non poteva più lavorare; non gli riusciva di scrivere nemmeno una riga. Molte volte, vergognando di sè stesso, egli si chiudeva nello studio col fermo proposito di vincere quell’inerzia che lo accasciava, compiere il

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