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baby 135

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:135|3|0]]zio Pancrazio sta male assai, e se succedesse una disgrazia, andrei probabilmente a finire l’autunno a Navaledo... Povero Santasillia, — continuò poi con un’aria leggermente canzonatoria, — rimarrà qui solo solo, ed io non potrò nemmeno ammirare le meraviglie di Oriano!... Ma vuol dire che, per compensarlo della mia mancanza, affitterò Castelguelfo a madama Kraupen che, appunto, è in cerca di una villa!

Andrea non badò allo scherzo che avea fatto ridere gli altri; ma avvicinandosi vivamente alla Baby, le domandò con voce rotta dalla commozione:

— Davvero?... Davvero, Contessa?... Non rimane più a Castelguelfo?

— Ma... chi può sapere?... Tutto dipenderà dalla salute dello zio Pancrazio!

Era costui un vecchio decrepito, che giaceva infermo da parecchi anni nella sua tenuta di Navaledo, nel Friuli, ma che non moriva mai, come forse desideravano i creditori del conte di Castelguelfo.

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