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XII.

Alcuni giorni dopo, ritornando Andrea a Castelguelfo, sentì che la Contessa era a letto, un po’ raffreddata. Egli aveva già fatto voltare la carrozza per ritornarsene a Oriano, quando la Gege accorse dicendogli che la padrona stava meglio, e che avea dato ordine di lasciarlo passare.

Andrea non rispose verbo e seguì la cameriera; ma si era fatto ancora più pallido del solito; non riusciva con le mani che gli tremavano ad abbottonarsi i guanti, e incespicò nel tappeto dello scalone. Il pensiero ch’egli doveva entrare nella camera di Baby lo intimidiva, e pro-

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