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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:142|3|0]]sito del testamento che avea fatto o stava per fare il conte Pancrazio. Questi, non vedendo di buon occhio la separazione che esisteva di fatto tra Giuliano e la Baby, pensava di lasciare tutti i suoi milioni... al loro futuro primogenito.

Andrea guardava attonito il Baldi, ma non capiva bene: — Se i Castelguelfo non avevano figliuoli?

— Appunto per ciò! — esclamò il vecchio ridendo sguaiatamente. — Lo zio Pancrazio vuole che si dia principio alla successione!

Andrea arrossì a sua volta vivamente, poi subito impallidì. Avrebbe voluto schiaffeggiare Marco Baldi, pigliarlo per il collo, cacciarlo fuori dalla camera... Ma si sentiva la gola strozzata e non poteva parlare; gli battevano le tempie; aveva la testa in fiamme e il cuore soffocato. Reso più ardito dallo sdegno, dall’angoscia, dalla gelosia, che gli bruciava il sangue, fissò la Baby; essa in quel punto volgeva gli occhi amorosamente verso il ritratto di suo marito. Andrea si alzò con impeto; era diventato livido. Se Giu-

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