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baby 155

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:155|3|0]]moltissima amicizia per lei. Ma appunto, se mi vuol bene, si faccia forte e si calmi. A vederla fare di queste scene, capirà, ne va della mia riputazione. Tutti quanti hanno notata la sua faccia stravolta... Sapesse che cosa mi ha detto la marchesa D’Arcole!... Insomma, lei dovrebbe fare a modo mio, — e così dicendo la voce della Contessina diventava più carezzevole e insinuante, e la manina premeva più forte sul braccio di Andrea, — stasera, lei dovrebbe ritornare a Oriano.

— Mi manda via?... Mi mette alla porta?! — proruppe il Santasillia esasperato.

— Ma no, tutt’altro, Dio mio! — E la Baby, senza perdere la pazienza, soggiunse sorridendo: — Tornerà domani, quando vuole, sempre! A patto, per altro, che non mi guardi più con quegli occhi stralunati! Dio mio, sembra, quasi, ch’ella mi voglia mangiare! In fine, poi, dovrebbe essere ragionevole e giusto. Se mi vuole, per sua disgrazia, come dice lei, un po’ di bene, che colpa ce n’ho io?

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