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212 | tiranni minimi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:212|3|0]] se avesse avuto un solo briciolino di sentimento, non dovea neppur fiatare, in una simile ricorrenza.
E si rodeva vedendola «per tutta la sera andare in su e in giù come un allocco, tenendo la Rosalia in braccio con un mal garbo che faceva dispetto!» — Sempre con una faccia imbroncita, senza mai dire una parola, senza nemmeno voltarsi a guardar l'Arena, illuminata dal bengala, ch’era proprio un «effetto magico!»
In Piazza Brà ci fu un momento in cui una brigata di giovinastri avvinazzati passando vicino all’Agnese e vedendola camminare così trasognata, per burlarsi di lei, le intronarono la testa improvvisamente, con uno squillo rauco di certa lor tromba stonata.
— «Figurarsi!» esclamava dopo, al Caffè, la signora, nel riferire la scena. — Figurarsi! quella mummia s’era messa a piangere, mentre la mia Ciocina batteva le sue manine gridando dall’allegrezza: «Evviva sonatori!»
Poi mentre la Contessa si disponeva ad anda-