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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:226|3|0]] pazzarle; e ogni poco ne lodava, sospirando, «l’ordine, la pulizia, il cuore,» e finiva sempre per volere, in proposito, la testimonianza inappellabile del marito: — «Non è vero, Lao?!»
Il conte Venceslao chinava allora il capo confermando; ma a quelle parole che evocavano dinanzi al suo pensiero il profilo tisico della povera servetta, era preso da un brivido di freddo, e si sentiva nell’anima un senso ineffabile di pietà.
Fine.
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