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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:80|3|0]]parole. A questo punto egli cominciava a sentirsi timido anche colla Baby.

— Ma sa che cosa faremo? — continuò la Contessina, sempre graziosamente; — s’ella non verrà presto a trovarci, manderò Marco Baldi a ricordarle la sua promessa.

Andrea ringraziò, assicurando che non ce ne sarebbe stato bisogno; ma appena uscito dal palazzo della Gran Guardia Vecchia si volle persuadere di essersi molto annoiato, e giurò a sè stesso che non avrebbe più messo il piede in una fiera di beneficenza.

«Seccar la gente in quel modo? Essere in quel modo importuni e sfacciati, colla scusa dei poveri e della carità!... Fortuna che si era incontrato colla Castelguelfo, altrimenti si sarebbe trovato davvero in un grande impiccio».

E anche fuori, all’aperto, sentiva sempre l’odore dei capelli della piccola cugina... — Che odore, che profumo strano!... — A lui la Castelguelfo aveva fatto l’effetto di una bimba!... Rideva, scherzava, proprio come una bimba!... Pure, in quel suo visetto capriccioso c’era della

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