< Pagina:Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Rovetta - Baby e tiranni minimi.djvu{{padleft:84|3|0]]

VII.

La mattina dopo Andrea prese due biglietti di visita e li mandò alla contessa di Castelguelfo.

— In tal modo me ne sono liberato — mormorò a bassa voce — e non avrò altre seccature!

Continuò la vita di prima, tranquilla e studiosa. Solamente adesso egli sentiva maggiore il desiderio e il bisogno di frequenti e lunghe passeggiate all’aperto, dalle quali ritornava a casa stanco, spossato, colla testa intronata dal sole primaverile. Di sua cugina non ne volea più sapere; ma ci pensava sempre, se non altro per ripetere a sè stesso che non sarebbe mai an-

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.