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RAPPRESENTAZIONE di ABRAMO e AGAR. 35

Partesi Agar c venendo giù pel monte, dice da sé: Ben ch’io l’abbi cosi abandonato A orrei pur, s’il potessi, racquistare; E so che Dio, se gli è con fè pregato, Non suol della sua grazia mai maneare; Però a te col cuore umilialo Vengo, che puoi in un punto liberare Non che tanti martir, ma se partita L’anima lussi, rendergli la vita.. ¡lijioi inginocchiata orando dico.: Signore, egli è del sangue e di quel legno Del tuo Abram e mio patron si buono ; E se il peccato suo o mio, è degno Che si crudel ci metti in abandono, Per tua e lor bontà non ci abbi a sdegno Che d’ogni offesa ti chieggiam perdono; Signor, pietà, pietà iti mio figliuolo Ne’boschi, tra le fier, svenuto, solo. L'no Angelo apparisce ad Agar e dice: Agar, non temer più, ma certo credi Che’l tuo prego ha esaudito Dio clementi“, Nel qual pel tuo figliuol grazia gli chiedi, E quel crescerà presto in molta gente. Or piglia il tuo figliuol per mano, e vedi Quel pozo d'acqua là chiaro e vivente; Con quella te e il tuo ligliuol conforta, E lauda Dio che tanto amor ti porta. L angelo sparisce, c Agar vedendo un pozo con l’ acqua, con allegreza dice: Ringraziato sia tu, pietoso Dio; Lasciami al mio ligliuol portarne presto. Agar porta dell'acqua per dar bere al figlinolo, e giunta dice: Ecco dell’acqua, o dolce figliuol mio, Ringraziato sia Dio che s’6 un po’desto. Ismael avendo beato dell'acqua et essendo rinvenuto, dico alla madre: Madre, un po’bere. Agar risp. : Eccone, mio desio. Ismael dicc : 0 dolce madre mia, che vuol dir questo'.' La Madre risponde : Vuol dir che Dio un’ acqua buona e bella

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