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Capitolo Terzo.
Il rapimento.
Porto Alegre, capoluogo della provincia di San Pietro del Rio Grande del Sud, è situato all’estremità della laguna delle Anitre, a cavalcioni d’una piccola penisola che prolungasi da levante a ponente nel Rio Guahyba.
Quantunque sia città quasi recente, essendo stata fondata nel 1743 da una colonia di Azzorriani, è oggi una delle più ricche e delle più notevoli del Brasile.
La sua popolazione, al tempo della nostra storia, non toccava le 30,000 anime; ma oggi passa le 50,000. Ha molti edifici considerevoli, parecchie fabbriche erette dalla colonia tedesca che è la più numerosa e da quella italiana, un arsenale da guerra, una bella cattedrale, scuole e un porto comodo che può accogliere numerose navi.
La sua importanza e il suo commercio crescono giornalmente, e maggiormente cresceranno quando la ferrovia l’unirà al suo porto naturale che è quello di Santa Caterina, e da cui non disterà allora che poche ore.
La scialuppa, diretta dal capo, entrò a tutto vapore nel porto, e gettò l’ancorotto dinanzi alla banchina, in un luogo che in quel momento era deserto.