< Pagina:Salgari - La Città dell'Oro.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Salgari - La Città dell'Oro.djvu{{padleft:146|3|0]]

X.

Fra i pecari e le mosche-cartone

Cenato in fretta, si concertarono tosto per impedire ai nemici di prendere il largo e di risalire la grande fiumana.

Yaruri, il più valente di tutti nel dirigere la scialuppa, fu incaricato della vigilanza della foce del Cassanare incrociando anche nell’Orenoco; Alonzo, della sorveglianza d’una penisola che si estendeva per lungo tratto nel fiume e che doveva, da quel posto, tenere d’occhio un grande tratto di sponda. Raffaele e Velasco s’incaricarono di vigilare i due margini dell’immensa foresta.

Visitate le armi per essere più certi dei loro colpi, i tre bianchi si recarono nei luoghi indicati, portando con loro una coperta per difendersi dall’umidità della

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.