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144 la città dell'oro

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— Sì, — disse il dottore. — Vi sono anche iguane tubercolate che hanno la pelle del ventre d’un colore giallo-verdognolo, il dorso azzurro ed i fianchi solcati da strisce brune. Sono ancora più lunghe, poichè raggiungono perfino i cinque piedi.

— Eccellenti anche quelle?

— Squisitissime.

— Allora possiamo...

— Zitto!...

Il dottore si era bruscamente arrestato, lasciandosi cadere dietro il tronco d’una palma, ma armando rapidamente il fucile.

— Cosa avete veduto? — chiese Alonzo impaziente di sapere il motivo di quella fermata.

— Ho udito un grugnito.

— Dove?

— Mi pare che uscisse da quella macchia di niku, da quel gruppo di gambi sarmentosi colla scorza bruna e che somigliano alle liane.

— Che animale può essere?

— Forse un orso formichiere.

— Un buon arrosto?

— Lo assaggerai, — disse il dottore puntando rapidamente il fucile e facendo fuoco.

Un grugnito soffocato, seguito poco dopo da un grido

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