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cap. xi. — il capitano della guardia 151

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Salgari - Sul mare delle perle.djvu{{padleft:173|3|0]]pazienti di invadere gli stati di Jafnapatam e altro non attendono che l’ostacolo sia tolto per aprire le ostilità.

— Rapire il fanciullo! — esclamò il capitano, spaventato. — E d’altronde sarà necessario, se Amali vorrà vendicare suo fratello e riconquistare il trono. Il momento sarebbe anzi propizio, perchè io ho già raccolti molti partigiani, i quali, più o meno, hanno avuto tutti di che lagnarsi del marajah e che sarebbero pronti a prendere le armi.

— Non ritenete la cosa possibile?

— Se non impossibile, almeno estremamente pericolosa, perchè, ora che il marajah sa che Amali ha in sua mano Mysora, ha raddoppiato la vigilanza intorno al fanciullo. Egli credeva che Amali gliela avesse rapita per proporgli uno scambio.

— Tale infatti era la sua idea, anzi egli voleva venire qui in persona — disse Jean Baret.

— Non avrei risposto della sua vita.

— Ho fatto bene a sconsigliarlo e ne sono contento. Vediamo, capitano, non si può tentar nulla?

— Pensavo.

— Io ho un piano da sottoporvi.

— Voi?

— Sì, e mi pare ottimo.

— Parlate, signore.

— Il marajah è amante della caccia?

— Moltissimo.

— Se lo consigliaste di fare una battuta ai coccodrilli del lago, vi pare che accetterebbe?

— È probabile.

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