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196 capitolo ventesimoprimo.

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— Toh! — esclamò Grinnell. — Cosa vedo su quell’albero di cocco?

Tutti guardarono nella direzione indicata dal marinaio e scorsero su di un albero, quasi nascosto fra il fogliame, uno strano animale che pareva gli spiasse, aspettando forse che non facessero attenzione a lui per discendere e fuggire.

— È un birgus latro! — esclamò il capitano.

— È roba che si mangia? — chiese il pilota, impugnando la scure.

— Una colazione succulenta, vecchio mio.

— Allora il furbo non ci scapperà. A me, marinai!

Il pilota, Fulton, Grinnell e Mariland si slanciarono verso il cocco e abbracciatolo si misero a scuoterlo con tanto vigore da far precipitare al suolo lo strano animale, se si può chiamarlo così, il quale allargò tosto le sue numerose e magre zampe tentando di fuggire verso il mare; ma i marinai, che già contavano sulla colazione, in un lampo gli furono addosso e con due colpi di scure lo distesero senza vita sulla sabbia.

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