< Pagina:Sannazaro - Arcadia, 1806.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
210

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Sannazaro - Arcadia, 1806.djvu{{padleft:240|3|0]]



ALLA

SAMPOGNA.



Ecco che qui si compieno le tue fatiche, o rustica e boschereccia sampogna, degna per la tua bassezza di non da più colto, ma da più fortunato pastore, ch’io non sono, esser sonata. Tu alla mia bocca, ed alle mie mani sei non molto tempo stata piacevole esercizio, ed ora, poichè così i fati vogliono, imporrai a quelle con lungo silenzio forse eterna quiete. Conciossiacosachè a me conviene, prima che con esperte dita sappia misuratamente la tua armonia esprimere, per malvagio accidente dal-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.