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di giovenale 49

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D’un cliente la perdita. Non serve
Illudersi: alla fin che gran servizio,
O qual merito è mai d’un pover’uomo,
Se innanzi giorno infilasi la toga,
E mena un po’ le gambe? Anco il Pretore,
Appena crede sveglie Albina e Modia,
Vedove senza eredi, «animo, trotta»,
Grida inquieto al littor, perchè il collega
A dar loro il buon dì non lo prevenga.18
  Qui dei patrizi il figlio a un ricco schiavo
Vedi dar la diritta, perch’ei spende
Quanto ha di paga un militar tribuno,
Per mugolare una o due volte in braccio
Di Calvina o Caziena:19 e tu se devi
Chiamar giù dal balcon Chione baldracca,
Quando in fiocchi ti va tanto a fagiuolo,
«Il sì e il no nel capo ti tenzona.20
  Cita in Roma, se vuoi, per testimone
Un uomo integro al par di lui, che diede
Ricetto al Nume Idèo;21 si faccia innanzi
Anche Numa, o quell’altro, che, di mezzo

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