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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Satire (Persio).djvu{{padleft:122|3|0]]d’andare a marito non era conceduto che l’uso della semplice mirra. Ma lasciando stare che la lezione murrae non è che una congettura senza appoggio di codice, io consulto i trattatori tutti quanti della materia unguentaria, e trovo tutto l’opposto della vossiana asserzione: trovo di più che unguentum è vocabolo generico che abbraccia tutta sorta d’odori si composti che semplici. Nel seno di questo termine generale io ho dunque non pure il nardo, l’amaraco, il cinnamomo, e quanti altri stillati odoriferi si possano mai concepire, ma la mirra eziandio, ed anzi la mirra prima di tutti, poichè μύρον suona unguento, e il profumiere, che in latino è unguentarius, in greco è μυροπώλης. Ora leggendo come il Vossio pur vuole, omnibus expers unguentis murræ millia multa bibi, non è egli lo stesso stessissimo che il leggere omnibus expers unguentis, unguenti millia multa bibi? E l’acre ingegno di Foscolo che nel suo bel commento alla chioma Berenicea ha difeso l’opinione del Vossio, può egli contentarsi e applaudirsi di questo senso? Colgo qui volentieri occasione di dare a questo ancor giovane ma già celebre ingegno un argomento certissimo d’amicizia e di stima, confutandolo. Egli chiama uno scherzo erudito lo splendido suo lavoro: ma quando il peso dell’erudizione viene alleviato da continui tratti di bella e sentita filosofia, lo scherzo non può consistere che in qualche pungente vivacità, ignoscenda quidem scirent si ignoscere docti, cioè i pedanti. Del resto s’egli è tanto adesso che scherza, che sarà di noi allor quando farà da vero? E per l’onore d’Italia io desidero che ciò sia presto.
Io sperava d’aver posto fine a questo dotto litigio (che in ultimo sallo Iddio se vale un cece col buco), ma il Casaubono e con seco altri eruditi mi riconducono a Persio, e gridano che maris in questo luogo è genitivo non di mare, ma di mas; e che allora sapere maris expers deve spiegarsi sapienza non maschia, cioè, molle, effemminata. L’intenzione è ottima, ma l’espressione latina non corrisponde; poichè se maris è genitivo di mas, allora sapere maris expers suona netto e chiaro sapienza che non ha sperimentato il maschio, ovvero non toccata dal maschio. La quale sporca metafora buonissima per la pulledra d’Orazio, che ludit exsultim, metuitque tangi, se del pari convengasi alla sapienza, il lascio decidere a chi ben conosce il pudore degli stalloni nella monta delle cavalle. Lo Stelluti rigettando l’opinione del Casaubono (il quale però alla fine declina nel sentimento da noi adottato), fa del passo d’Orazio e di Persio tutto un