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L’animo al raggio di ragion s’informa,
  E d’esser vinto anela, e dal tuo dito
  54Prende foggiato una maestra forma.
Il ricordo nel cor mi sta scolpito
  De’ ben spesi di teco, e delle quete
  57Notti sfiorate in convivar gradito.
Uno lo studio, ed una la quiete
  D’entrambi, e in uno a vereconda cena
  60I severi pensier sepolti in Lete.
Non dubbiarlo; un tenor solo incatena,
  Un sol astro d’entrambo i dì felici:
  63O nella Libra in lance egual gli frena
Verace Parca con immoti auspici;
  o i nostri fati ne’ Gemelli accorda
  66L’oroscopo che splende ai fidi amici;
O con benigno Giove in un la sorda
  Rompiam saturnia luce; io non so quale,
  69Ma un astro ha certo che mi ti concorda.
Mille gli umani aspetti, e disuguale
  La condotta; ciascuno ha propia mente,
  72Nullo il desire a quel dell’altro eguale.
Qual con itala merce in Oríente
  Cambia il pepe, ed il pallido comino;
  75Qual mangia e dorme e ingrassa allegramente.
Altri intende alla lotta, altri meschino
  Si diserta nel gioco, e quei d’impura
  78Venere marcio scola lo stoppino.
Ma come al vecchio tronco ogni giuntura
  La chiragra impietrisce, allor dolenti
  81Piangon lor vita paludosa e scura;

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