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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Satire (Persio).djvu{{padleft:65|3|0]]
L’animo al raggio di ragion s’informa,
E d’esser vinto anela, e dal tuo dito
54Prende foggiato una maestra forma.
Il ricordo nel cor mi sta scolpito
De’ ben spesi di teco, e delle quete
57Notti sfiorate in convivar gradito.
Uno lo studio, ed una la quiete
D’entrambi, e in uno a vereconda cena
60I severi pensier sepolti in Lete.
Non dubbiarlo; un tenor solo incatena,
Un sol astro d’entrambo i dì felici:
63O nella Libra in lance egual gli frena
Verace Parca con immoti auspici;
o i nostri fati ne’ Gemelli accorda
66L’oroscopo che splende ai fidi amici;
O con benigno Giove in un la sorda
Rompiam saturnia luce; io non so quale,
69Ma un astro ha certo che mi ti concorda.
Mille gli umani aspetti, e disuguale
La condotta; ciascuno ha propia mente,
72Nullo il desire a quel dell’altro eguale.
Qual con itala merce in Oríente
Cambia il pepe, ed il pallido comino;
75Qual mangia e dorme e ingrassa allegramente.
Altri intende alla lotta, altri meschino
Si diserta nel gioco, e quei d’impura
78Venere marcio scola lo stoppino.
Ma come al vecchio tronco ogni giuntura
La chiragra impietrisce, allor dolenti
81Piangon lor vita paludosa e scura;